RESTAURO ED INTERVENTI SULL'ESISTENTE

Castello di Spezzano, restauro dell’Ala Ovest

Categoria

Restauro e Interventi sull'esistente

Committente

Comune di Fiorano Modenese (MO)

Luogo

Fiorano Modenese (MO)

Tempi

2014

Il castello di Spezzano, attestato per la prima volta nelle fonti storiche archivistiche all’anno 1228, ha subito nei secoli numerosi ampliamenti e trasformazioni, per giungere alla configurazione attuale risalente agli ultimi decenni dell’Ottocento. L’edificio fu acquisito dal Comune di Fiorano Modenese nel 1983 e, a partire da quella data, fu dato avvio al suo recupero architettonico e funzionale, organizzato in diversi stralci di intervento, a museo e luogo per eventi culturali. 

L’intervento in oggetto ha riguardato il restauro e l’adeguamento impiantistico dell’interrato dell’ala Ovest, andando ad affrontare alcune tematiche fondamentali per la progettazione dell’allestimento della nuova sezione del Museo della Ceramica, sul tema della manodopera, e il consolidamento dei muri in sasso Sud e Ovest perimetrali alla corticella di accesso ai locali dell’interrato, puntellati poiché a rischio di ribaltamento.

Il progetto architettonico affronta anche alcune tematiche preliminari alla progettazione dell’allestimento, non previsto in questa fase d’intervento, quali: il sistema degli accessi e delle vie di fuga, il superamento delle barriere architettoniche e la dotazione impiantistica. La proposta progettuale si ferma, dunque, laddove si presume si possa inserire la fase di allestimento, cercando di garantire la massima flessibilità: così le soluzioni architettoniche e impiantistiche in alcuni punti sono di fatto delle predisposizioni, perché il loro completamento condizionerebbe troppo il futuro allestimento museale.

Infine, si sottolinea che la logica che ha guidato l’intervento di restauro è stata quella della massima conservazione dell’impianto storico e materico originario.

Il castello di Spezzano, attestato per la prima volta nelle fonti storiche archivistiche all’anno 1228, ha subito nei secoli numerosi ampliamenti e trasformazioni, per giungere alla configurazione attuale risalente agli ultimi decenni dell’Ottocento. L’edificio fu acquisito dal Comune di Fiorano Modenese nel 1983 e, a partire da quella data, fu dato avvio al suo recupero architettonico e funzionale, organizzato in diversi stralci di intervento, a museo e luogo per eventi culturali.  

L’intervento in oggetto ha riguardato il restauro e l’adeguamento impiantistico dell’interrato dell’ala Ovest, andando ad affrontare alcune tematiche fondamentali per la progettazione dell’allestimento della nuova sezione del Museo della Ceramica, sul tema della manodopera, e il consolidamento dei muri in sasso Sud e Ovest perimetrali alla corticella di accesso ai locali dell’interrato, puntellati poiché a rischio di ribaltamento. 

Il progetto architettonico affronta anche alcune tematiche preliminari alla progettazione dell’allestimento, non previsto in questa fase d’intervento, quali: il sistema degli accessi e delle vie di fuga, il superamento delle barriere architettoniche e la dotazione impiantistica. La proposta progettuale si ferma, dunque, laddove si presume si possa inserire la fase di allestimento, cercando di garantire la massima flessibilità: così le soluzioni architettoniche e impiantistiche in alcuni punti sono di fatto delle predisposizioni, perché il loro completamento condizionerebbe troppo il futuro allestimento museale. 

Infine, si sottolinea che la logica che ha guidato l’intervento di restauro è stata quella della massima conservazione dell’impianto storico e materico originario.