CONCORSO, 3° CLASSIFICATO

Nuova chiesa parrocchiale di Cibeno di Carpi (MO)

Categoria

Concorsi

Committente

Diocesi di Carpi

Luogo

Carpi (MO)

Tempi

2007

La nuova chiesa, orientata a Nord/Est, è posta in stretta relazione con gli edifici preesistenti, ed in particolare con la chiesa madre. Quest’ultima relazione è evidenziata dal percorso coperto a portico che si estende verso il fronte Est della chiesa madre, connotando lo spazio di relazione fra la nuova e la vecchia chiesa e nel contempo conferendo a quest’ultimo un carattere di filtro, di sosta e aggregazione.

Considerata l’eterogeneità dei volumi e dei manufatti già presenti nell’area d’intervento, combinata alle problematiche d’accesso all’area stessa, si è optato per una forma organica che non privilegiasse necessariamente una sola direzione (asse generatrice) e che permettesse di aprirsi maggiormente verso l’interno dell’area di progetto. Tale suggestione ci ha condotti, attraverso l’utilizzo della sezione aurea, simbolo della perfetta armonia, ad una scelta morfologica che rimanda al “nautilus pompillius”, esempio in natura del rapporto aureo, della casa e dell’accoglienza.

A partire dal modello della pianta centralizzata, combinata al riferimento sopraccitato, si è pervenuti ad un sistema centripeto il cui punto focale è rappresentato dal presbiterio. Tale sistema regola al suo interno l’assetto planimetrico e distributivo degli elementi strutturali e di arredo.

Quasi in “contrapposizione” alla radialità della pianta, si pone il disegno dello spazio esterno e dei nuovi manufatti a servizio delle attività sportive, dove prevale un sistema ortogonale condizionato fortemente dalla presenza del muro/recinto dell’ex-cimitero.

La nuova chiesa, orientata a Nord/Est, è posta in stretta relazione con gli edifici preesistenti, ed in particolare con la chiesa madre. Quest’ultima relazione è evidenziata dal percorso coperto a portico che si estende verso il fronte Est della chiesa madre, connotando lo spazio di relazione fra la nuova e la vecchia chiesa e nel contempo conferendo a quest’ultimo un carattere di filtro, di sosta e aggregazione.

 

Considerata l’eterogeneità dei volumi e dei manufatti già presenti nell’area d’intervento, combinata alle problematiche d’accesso all’area stessa, si è optato per una forma organica che non privilegiasse necessariamente una sola direzione (asse generatrice) e che permettesse di aprirsi maggiormente verso l’interno dell’area di progetto. Tale suggestione ci ha condotti, attraverso l’utilizzo della sezione aurea, simbolo della perfetta armonia, ad una scelta morfologica che rimanda al “nautilus pompillius”, esempio in natura del rapporto aureo, della casa e dell’accoglienza.

 

A partire dal modello della pianta centralizzata, combinata al riferimento sopraccitato, si è pervenuti ad un sistema centripeto il cui punto focale è rappresentato dal presbiterio. Tale sistema regola al suo interno l’assetto planimetrico e distributivo degli elementi strutturali e di arredo.

 

Quasi in “contrapposizione” alla radialità della pianta, si pone il disegno dello spazio esterno e dei nuovi manufatti a servizio delle attività sportive, dove prevale un sistema ortogonale condizionato fortemente dalla presenza del muro/recinto dell’ex-cimitero.